Una domanda comune degli investitori riguarda l'impatto della deglobalizzazione. I rischi sono evidenti: aumento delle tensioni tra Stati Uniti e Cina, conflitti in Europa e Medio Oriente, aumento delle barriere commerciali, interruzioni nelle catene di approvvigionamento, rallentamento dell'economia globale e ondate di volatilità nei mercati azionari.
In questo scenario turbolento, le società multinazionali non sono le più vulnerabili?
Secondo il gestore di portafoglio Jody Jonsson è vero il contrario. Le multinazionali godono in molti versi di un miglior posizionamento per navigare in un contesto incerto e sviluppare soluzioni efficaci per affrontare i cambiamenti destabilizzanti. Il primo fra tutti è un approccio di business sempre più "multi-locale", che le avvicina ai consumatori di tutto il mondo.
Jody cita quattro motivi per cui le multinazionali possono prosperare in tempi difficili.