La maggior parte dei settori dei mercati azionari, sia statunitensi che globali, ha evidenziato un netto calo dopo l'annuncio sui dazi del 2 aprile. Tuttavia, dall'inizio dell'anno i mercati globali hanno superato notevolmente quelli statunitensi, a fronte di una decisa rotazione verso titoli orientati al segmento value, compresi quelli che distribuiscono solidi dividendi. Anche le obbligazioni hanno retto meglio, svolgendo il loro tradizionale ruolo di efficace contrappeso quando le azioni sono sotto pressione.
L'economia statunitense non ha ancora mostrato segnali di rallentamento, a parte un recente calo nella fiducia dei consumatori. La crescita del prodotto interno lordo (PIL) degli Stati Uniti è salita al 2,4% nel quarto trimestre, più alta del previsto, il tasso di disoccupazione è rimasto basso al 4,2% a marzo e l'inflazione si è stabilizzata, scendendo in un intervallo compreso tra il 2,5% e il 3% negli ultimi mesi. Le preoccupazioni del mercato, tuttavia, si sono concentrate sul potenziale impatto negativo dei dazi sulla spesa dei consumatori, sugli utili delle imprese e sulla crescita del PIL.
Insight sulle azioni: ecco perché la protezione dal ribasso è importante
Il brusco sell-off del mercato serve a ricordare che è bene mantenere sempre un portafoglio bilanciato con un occhio alla protezione dal rischio di ribasso. Anche se i titoli statunitensi orientati al segmento growth hanno messo a segno una serie di successi nell'ultimo decennio, il sentiment del mercato può cambiare rapidamente, afferma Chris Buchbinder, gestore di portafogli azionari.
"All'inizio dell'anno avevo già una posizione prudente", spiega Buchbinder. "C'era molto entusiasmo per l'intelligenza artificiale e molto fermento per l'effetto positivo che le politiche di Trump avrebbero potuto avere sull'economia statunitense e su specifici settori. In un certo senso ho assunto la posizione opposta e, finora, mi sembra quella giusta."
L'aggiunta di segmenti più difensivi del mercato, come la sanità, che non ha avuto un andamento altrettanto positivo negli ultimi due anni, ha attirato Buchbinder, che ha aumentato notevolmente l'allocazione a questo settore nei suoi portafogli. Prevede che i mercati azionari statunitensi e globali rimarranno instabili quest'anno, con l'evolversi della questione dei dazi, e si astiene dall'indovinare come andrà a finire la guerra commerciale. Al contrario, mantiene la sua posizione difensiva cercando opportunità in società più sensibili dal punto di vista economico, man mano che le aspettative verranno ridefinite.
"I dazi di Trump potrebbero sortire vari esiti", aggiunge Buchbinder. "Si va da una grave recessione a un accordo negoziato in cui le barriere commerciali vengono abbassate in tutto il mondo e l'intero evento si placa. Detto questo, penso che la potenziale gravità degli esiti negativi non sia pienamente scontata dal mercato, quindi mi pare sensato rimanere cauti e aspettare ulteriori informazioni."