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L'inversione di tendenza delle Big Tech: È una situazione che può continuare?
Mark Casey
Gestore di portafoglio azionario
Cheryl Frank
Gestore di portafoglio azionario
Martin Jacobs
Analista degli investimenti azionari
Martin Romo
Gestore di portafoglio azionario

Le Big Tech stanno tornando. Molti dei titoli che hanno guidato l'ultima grande fase di rialzo di mercato, tra cui Alphabet, Apple, Microsoft, Meta e Nvidia, stanno guidando una nascente ripresa quest'anno.


Se il forte progresso continuerà resta da determinare, ma l'indice CRSP US Mega Cap Growth, che ha una forte presenza del tecnologico, ha registrato un rialzo di oltre il 26% da inizio anno, al 18 maggio, quasi triplicando il rendimento dell'Indice S&P 500.


Quali fattori determinano questo rialzo? Dipende dalle interpretazioni.


"Questo è l'area del mercato che è scesa di più nel 2022, quindi c'è un effetto rimbalzo che penso sia certamente parte della spiegazione", afferma Mark Casey, gestore di portafoglio. "Si potrebbe pensare che alcune di queste società siano state punite più di quanto meritassero, in quanto interi settori hanno perso il favore degli investitori, con delle ondate di vendita talvolta indiscriminate".


Big Tech registrano un ottimo recupero quest'anno

Fonti: Capital Group, Centre for Research in Security Prices (CRSP), Refinitiv Datastream, Standard & Poor's. Al 18 maggio 2023. I risultati passati non sono una previsione dei risultati futuri.

La modifica delle prospettive dei tassi d'interesse è anch'essa un fattore importante, afferma Casey, dato che la Federal Reserve statunitense ha indicato che potrebbe non aumentare i tassi come previsto in precedenza. Ciò ha dato slancio agli asset a duration lunga, compresi molti titoli tecnologici, per cui gli investitori cercano di stimare le prospettive a lungo termine delle società e basano le ipotesi di valutazione in parte sulle previsioni a lungo termine sui tassi.


L'ascesa dei sistemi di intelligenza artificiale (IA), come il famoso ChatGPT, è un altro fattore che alimenta l'entusiasmo per il settore tecnologico. All'inizio di quest'anno, ChatGPT, co-posseduta da Microsoft e OpenAI, è diventata l'app consumer in più rapida crescita della storia.


"Oltre a questo, è necessario esaminare queste aziende una alla volta", ha aggiunto Casey. "Molte di loro stanno tagliando i costi. I margini di profitto sono in miglioramento. In alcuni casi, gli obiettivi strategici stanno cambiando. Quindi, la domanda chiave diventa: Saranno in grado di tornare al successo?"


Le peggiori e le migliori performance di quest'anno

Fonti: Capital Group, FactSet, RIMES, Standard & Poor's. I rendimenti settoriali sono espressi come rendimenti totali in USD. Al 18 maggio 2023. I risultati passati non sono una previsione dei risultati futuri.

La potenza delle azioni tecnologiche in un trimestre difficile


Le recenti relazioni sugli utili societari permettono di osservare meglio l'inversione di tendenza del settore tecnologico. Nonostante i timori di una recessione globale, i maggiori giganti tecnologici hanno trovato modi per smarcarsi, concentrandosi su una crescita redditizia piuttosto che sulla crescita a qualsiasi costo. Nel frattempo, gli utili dell'Indice S&P 500 sono scesi del 2% nel primo trimestre.


Apple ha pubblicato gli utili trimestrali il 4 maggio, i quali hanno ampiamente superato le stime di mercato, grazie soprattutto all'aumento delle vendite di iPhone. In un contesto macroeconomico difficile, i ricavi sugli iPhone sono aumentati dell'1,5% su base annua, facendo salire le azioni Apple ai massimi livelli da oltre un anno. L'azienda ha inoltre avviato diverse misure di riduzione dei costi, tra cui il blocco delle assunzioni per alcune divisioni, la riduzione dei budget di viaggio e il ritardo del lancio di nuovi prodotti.


Le azioni di Microsoft hanno registrato un netto rialzo dopo che il colosso del software ha riportato una crescita dei ricavi superiore alle attese, sostenuta da un utile del 31% per la divisione cloud-computing di Azure. Il colosso del software ha inoltre tagliato 10.000 posti di lavoro in una recente serie di riduzioni dei costi, pari a circa il 5% della forza lavoro.


Nvidia ha registrato un netto calo degli utili trimestrali, ma le sue azioni sono comunque cresciute sulla base delle previsioni del produttore di una rapida crescita della domanda di chip per l'IA. Nvidia è il principale fornitore mondiale di chip grafici specializzati utilizzati per alimentare applicazioni di intelligenza artificiale come ChatGPT. L'azienda ha anche compiuto notevoli passi avanti nella riduzione dei costi di produzione nel corso dell'ultimo anno.


Non sorprende quindi che queste tre società tecnologiche diano i maggiori contributi alla crescita dell'Indice S&P 500 quest'anno, al 18 maggio. Infatti, la sola ponderazione combinata di Apple e Microsoft rappresenta ora il 13,3% dell'indice, il livello più alto della storia.


Concentrazione su profitti ed efficienza


La rinascita delle Big Tech è un tema d'investimento che ispira il gestore di portafoglio Martin Jacobs.


"Molte delle società di media e tecnologia ad altissima capitalizzazione sembrano interessanti oggi per diversi motivi", spiega Jacobs. "Ovviamente, l'anno scorso erano molto in calo, quindi oggi le loro valutazioni sono più ragionevoli. Tuttavia, molte di loro hanno dovuto ricalibrare le proprie ambizioni di crescita. Di conseguenza, stanno intraprendendo azioni per operare in modo più intelligente ed efficiente".


Meta Platforms, in precedenza Facebook, è un esempio di alto profilo. Il gigante dei social media ha effettuato tre cicli di licenziamenti negli ultimi mesi e ha rinnovato la sua attività di pubblicità digitale utilizzando strumenti di intelligenza artificiale progettati per migliorare i suoi sistemi di targeting degli annunci. Queste e altre mosse aggressive hanno contribuito al fatto che Meta, il 26 aprile, abbia registrato un aumento del 3% dei ricavi su base annua, mettendo fine a una serie di tre trimestri in perdita.


Netflix fornisce un altro esempio di questa rinnovata attenzione ai costi. Negli ultimi mesi, il gigante dello streaming ha intrapreso diversi passi importanti per rendere più efficiente la propria attività, tra cui l'aggiunta di un livello di servizio supportato dalla pubblicità, la riduzione della condivisione delle password e l'eliminazione pianificata dell'attività di noleggio di DVD.


Il trend rialzista tecnologico può continuare?


Sebbene la redditività migliori per alcune delle società del settore tecnologico, un'area di preoccupazione è che vi siano pochi segnali di forte crescita dei ricavi, afferma il gestore di portafoglio Cheryl Frank.


"I margini di profitto sono superiori alle aspettative, in quanto tutte le società, all'improvviso, sono diventante più attente ai loro costi", spiega Frank. "Gli investitori reagiscono positivamente alle società che proteggono la loro redditività, trattandosi di una strategia ragionevole in un contesto di tassi d'interesse elevati. Ma la ragione del rialzo delle azioni non è una notevole crescita organica delle vendite".


Ciò lascia Frank perplesso rispetto alle valutazioni tecnologiche, ancora elevate rispetto ai dati storici. È inoltre possibile che il contesto economico possa peggiorare nei mesi a venire se gli Stati Uniti entreranno in recessione  o se l'impasse sul tetto del debito USA dovesse peggiorare, potendo causare un'insolvenza catastrofica.


"Abbiamo bisogno di un atterraggio morbido affinché questo rialzo sia sostenibile", afferma Frank.


Implicazioni per gli investimenti: Ampliamento delle opportunità


Sia che la corsa alle Big Tech continui o meno, il movimento è chiaramente parte di una tendenza più ampia di aumento delle opportunità dall'avvio della fase ribassista del mercato all'inizio del 2022. Sebbene i titoli tecnologici delle società ad alta capitalizzazione statunitensi stiano guidando la ripresa, non sono l'unica opportunità sul mercato, come lo erano per gran parte del decennio precedente.


Nel corso dell'ultimo anno e mezzo, con l'aumento marcato dell'inflazione e a seguire dei tassi d'interesse, vari altri settori e regioni hanno iniziato a fiorire. Tra questi si annoverano i settori energetico,  sanitario e industriale, nonché le azioni europee, che superano per la prima volta da anni i titoli statunitensi. In vari momenti negli ultimi 18 mesi, le azioni tradizionali orientate al valore e che distribuiscono dividendi hanno sovraperformato i titoli orientati alla crescita.


La serie di opportunità d'investimento si è ampliata in misura significativa

Fonti: Capital Group, Refinitiv Datastream, Standard & Poor's. Al 16/05/2023. Indicizzato su base 100 al 1° gennaio 2005. L'Indice S&P 500 è ponderato per la capitalizzazione di mercato, ossia le maggiori società hanno l'impatto maggiore sull'andamento dell'indice. L'Indice S&P 500 Equal-Weighted attribuisce a ogni titolo un peso uguale, eliminando in tal modo l'impatto maggiore delle società ad alta capitalizzazione. Il rapporto tra i due indici riflette periodi di tempo in cui l'estensione del mercato aumenta o diminuisce. I risultati passati non sono una previsione dei risultati futuri.

Questa è una buona notizia per gli investitori attivi, afferma il gestore di portafoglio Martin Romo.


"Ci siamo spostati da un mercato monotematico a un mercato che ora è più bilanciato", spiega Romo. "Non ci stiamo più muovendo in una sola direzione. La gamma di opportunità è cresciuta, includendo società statunitensi e non statunitensi, titoli growth e value, settori tecnologico e industriale.


"Viviamo in un mondo in cui ci sono opportunità sia cicliche che secolari", aggiunge. "Per gli investitori disposti a seguire attentamente il mercato, si tratta di un contesto molto più interessante e ricco di obiettivi".



Mark L. Casey è gestore di portafoglio azionario con 23 anni di esperienza nel campo degli investimenti (al 31/12/2023). Ha conseguito un MBA ad Harvard e una laurea in storia presso l'Università di Yale

Cheryl Frank è un gestore di portafoglio azionario con 26 anni di esperienza nel campo degli investimenti (al 31/12/2023). Ha conseguito un MBA e un certificato in gestione globale e gestione pubblica a Stanford e una laurea in scienze ambientali e politiche pubbliche a Harvard.

Martin Jacobs è gestore di portafoglio azionario con 35 anni di esperienza nel campo degli investimenti (al 31/12/2023). Ha conseguito un MBA a Wharton e un diploma di laurea presso la University of Southern California. Jacobs è titolare CFA e membro del CFA Institute.

Martin Romo è un gestore di portafoglio azionario con 31 anni di esperienza nel campo degli investimenti (al 31/12/2022). È presidente della Capital Research Company e fa parte del Capital Group Management Committee. Ha conseguito una laurea presso l'Università della California, Berkeley, e un MBA a Stanford.


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