Come comportarsi durante i periodi di ribasso dei mercati
11 febbraio 2022
Non saremmo umani se non temessimo le perdite.
Lo psicologo Premio Nobel Daniel Kahneman lo ha spiegato con la sua teoria dell'avversione alle perdite, dimostrando che le persone soffrono per le perdite finanziarie più di quanto godano per i guadagni. L'istinto naturale è scappare dal mercato quando comincia a perdere quota, così come l'avidità spinge le persone a rientrarvi non appena le azioni raggiungono quotazioni astronomiche. Sono due comportamenti istintivi che possono avere effetti negativi.
Gli investimenti intelligenti, tuttavia, sono in grado di superare i limiti dell'emotività mettendo al centro la ricerca, la solidità dei dati e le strategie comprovate. Ecco sette principi che possono aiutarci a non farci prendere dall'emotività durante le fasi di instabilità dei mercati.
1. Le flessioni di mercato sono parte del processo di investimento
Nei lunghi periodi di tempo, le azioni tendono ad aumentare costantemente, ma il passato ci insegna che le flessioni del mercato azionario sono un aspetto inevitabile degli investimenti. La buona notizia è che le correzioni (definite come flessioni pari o superiori al 10%), i mercati ribassisti (declini prolungati del 20% o più) e altre fasi d'instabilità non durano all'infinito.
Le flessioni di mercato sono frequenti, ma non durano per sempre
Fonti: Capital Group, Standard & Poor's.
In media, l'Indice Standard & Poor's 500 Composite ha perso almeno il 10% all'incirca una volta l'anno e il 20% o più ogni quattro anni, stando ai dati disponibili dal 1951 al 2020. Benché i risultati passati non siano indicativi di quelli futuri, ogni flessione è stata seguita da una ripresa e da un nuovo picco di mercato.
2. Nei mercati finanziari conta il tempo, non il market-timing
Nessuno può prevedere accuratamente gli spostamenti di breve termine del mercato e gli investitori che rimangono ai margini rischiano di essere tagliati fuori dalle fasi di forte apprezzamento che seguono le flessioni.
Ogni flessione del 15% o più dell'S&P 500 dal 1929 al 2020 è stata seguita da una ripresa. Il rendimento medio nel primo anno dopo ciascuno di questi ribassi è stato del 55%.
Basta qualche giorno di astinenza dalle negoziazioni per accusare un colpo non da poco. Un ipotetico investimento di $ 1.000 nell'S&P 500 effettuato nel 2011 avrebbe reso oltre $ 2.900 entro la fine del 2020. Ma se un investitore si è perso proprio i 10 giorni di negoziazione migliori di quel periodo, chiuderà l'anno con fino al 44% in meno.
Perdersi anche solo alcuni dei giorni migliori del mercato può danneggiare i rendimenti degli investimenti
Fonti: RIMES, Standard & Poor's. Al 31/12/2021. Valori in USD.
3. Gli investimenti emotivi possono essere pericolosi
Kahneman ha vinto il Premio Nobel nel 2002 per il lavoro svolto nel campo dell'economia comportamentale, che indaga il modo in cui le persone prendono decisioni finanziarie. Una delle conclusioni chiave degli economisti comportamentali è che spesso le persone agiscono in maniera irrazionale.
Le reazioni emotive agli eventi di mercato sono assolutamente normali. Gli investitori non possono che provare nervosismo dinanzi a una flessione delle borse, ma sono proprio le azioni intraprese durante queste fasi che fanno la differenza tra il successo e il fallimento degli investimenti.
Uno dei modi per promuovere un processo decisionale razionale nel campo degli investimenti è comprendere i fondamenti della finanza comportamentale. Riconoscere dinamiche come l'ancoraggio, il bias di conferma e il bias di disponibilità può aiutare gli investitori a individuare le trappole dell'emotività evitando di caderci.
4. Predisporre un piano e rispettarlo
Creare e attenersi a un piano d'investimento attentamente studiato è un altro modo per evitare di prendere decisioni d'investimento poco avvedute, specie quando i mercati si muovono al ribasso. Il piano deve tenere conto di diversi fattori, tra cui la tolleranza al rischio e gli obiettivi di breve e lungo termine.
Uno dei modi per evitare l'inutile sforzo di prevedere l'andamento del mercato è il metodo del "dollar cost averaging", ossia l'investimento di un importo fisso a intervalli regolari indipendentemente dai rialzi e ribassi dei mercati. Questo approccio crea una strategia nella quale vengono comprate più azioni a prezzi inferiori e meno azioni a prezzi superiori. Nel tempo gli investitori pagano un importo mediamente più basso per ogni azione. Gli investimenti regolari non garantiscono un profitto, né proteggono dalle perdite. Gli investitori devono considerare la loro propensione a rimanere investiti durante le fasi di ribasso dei prezzi.
Quando il prezzo delle azioni diminuisce, si possono ricevere più azioni per lo stesso importo di denaro e abbassare il costo medio per azione
Fonte: Capital Group. In un periodo di 12 mesi, l'importo totale investito è stato di $ 6.000, e il numero totale di azioni acquistate ammontava a 439,94. Il prezzo medio al quale le azioni sono state scambiate era di $ 15, e il costo medio delle azioni era $ 13,64 ($ 6.000/439,94). I dati ipotetici riportati sono solo a solo scopo illustrativo e non rappresentano in alcun modo i reali risultati di un investimento specifico. Gli investimenti regolari non garantiscono un profitto, né proteggono dalle perdite. Gli investitori devono considerare la loro propensione a rimanere investiti durante le fasi di ribasso dei prezzi.
5. Il potere della diversificazione
Un portafoglio diversificato non garantisce guadagni né assicura che gli investimenti non diminuiranno in valore, ma riduce il rischio. Distribuendo gli investimenti su più classi di attivi, gli investitori possono abbassare gli effetti di forti oscillazioni nei loro portafogli. I rendimenti complessivi non toccheranno gli apici dei singoli investimenti, ma neanche gli abissi più profondi.
La diversificazione può contribuire a ridurre la volatilità per gli investitori interessati ad evitare lo stress causato dalle fasi ribassiste.
Nessuna classe di attivi ha offerto costantemente i rendimenti migliori anno dopo anno
Fonte: RIMES. Azioni large-cap USA - Indice Standard & Poor's 500 Composite; Azioni small-cap globali Indice MSCI All Country World Small Cap; Azioni internazionali - Indice MSCI All Country World ex USA; Azioni dei mercati emergenti - Indice MSCI Emerging Markets; Obbligazioni USA - Indice Bloomberg Barclays U.S. Aggregate; Obbligazioni internazionali - Indice Bloomberg Barclays Global Aggregate; Liquidità - Indice Bloomberg Barclays U.S. Treasury Bills: 1 - 3 mesi.
6. Il reddito fisso può contribuire all'equilibrio
Le azioni sono importanti elementi costitutivi di un portafoglio diversificato, ma le obbligazioni possono fornire un contrappeso essenziale. Questo è dovuto al fatto che le obbligazioni hanno in genere una bassa correlazione con il mercato azionario, il che significa che hanno la tendenza a spostarsi in una certa direzione quando il mercato azionario va nell'altra.
Le obbligazioni di alta qualità hanno mostrato resilienza durante le fasi di instabilità dei mercati azionari
Fonti: Capital Group, Morningstar. Le date sono quelle in cui si sono verificati ribassi pari o superiori al 12% (con reinvestimento dei dividendi) nell'MSCI World non gestito con una ripresa di almeno il 50% nell'arco di più di un giorno lavorativo da una flessione all'altra. I rendimenti sono i rendimenti totali in USD. Al 31/12/2021.
Inoltre, le obbligazioni con una bassa correlazione azionaria possono potenzialmente contribuire ad attenuare l'impatto delle perdite del mercato azionario sul portafoglio complessivo. I fondi che forniscono questa diversificazione possono contribuire a creare portafogli durevoli e gli investitori dovrebbero cercare fondi obbligazionari con un solido track record di rendimenti positivi in una varietà di mercati.
Anche se le obbligazioni potrebbero non essere in grado di uguagliare il potenziale di crescita delle azioni, hanno spesso mostrato una certa resilienza in passato durante le flessioni del mercato azionario.
7. I mercati tendono a premiare chi investe nel lungo termine
È ragionevole aspettarsi rendimenti del 30% tutti gli anni? Ovviamente no. Parimenti, se nelle ultime settimane le azioni si sono mosse al ribasso ciò non vuol dire che si tratta dell'inizio di un trend di lungo termine. La finanza comportamentale ci insegna che gli eventi più recenti influenzano in maniera sproporzionata le nostre percezioni e decisioni.
È importante mantenere sempre una visione di lungo termine, soprattutto quando i mercati sono in fase calante. Anche se le azioni salgono e scendono nel breve termine, i listini tendono a premiare gli investitori lungo archi temporali più estesi. Includendo i ribassi, il rendimento medio annuo dell'S&P 500 lungo tutti i periodi di 10 anni dal 1937 a dicembre 2021 è stato del 10,57%.
Fonti: Capital Group, Morningstar, Standard & Poor's. Al 31/12/2021.
È naturale che l'emotività si faccia sentire durante le ondate di volatilità. Gli investitori che riescono a silenziare i rumori di sottofondo e a concentrarsi sugli obiettivi di lungo termine hanno maggiori chance di elaborare una strategia d'investimento accorta.
L'Indice Bloomberg Barclays U.S. Aggregate rappresenta il mercato statunitense delle obbligazioni investment grade a tasso fisso.
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