Capital IdeasTM

Insight sugli investimenti di Capital Group

Categories
Giappone
Prospettive del Giappone: rafforzare la resilienza economica in un contesto difficile a livello globale
Anne Vandenabeele
Economist
CONSIDERAZIONI PRINCIPALI
  • Sebbene possa essere imminente una recessione globale, il previsto boom del turismo in Giappone potrebbe compensare l'impatto del deficit commerciale e fornire un sostegno marginale allo yen.
  • La recente modifica della politica della Bank of Japan (BoJ) è un'ulteriore dimostrazione del fatto che il mondo è alle prese con costi di finanziamento ormai stabilmente più elevati. I fondamentali macroeconomici determineranno se siamo nella fase iniziale di normalizzazione della politica della BoJ o se si tratta semplicemente di modifiche tecniche.
  • Significative opportunità si prospettano per le società giapponesi che potrebbero beneficiare di tendenze di lungo termine, tra cui trasformazione digitale, trasformazione ecologica e sviluppo della difesa.

La completa riapertura delle frontiere giapponesi è stata una benedizione per le imprese, in un momento in cui il Paese si confronta con la dura realtà della convivenza con il COVID. Tuttavia, con il mondo alle prese con il rallentamento della crescita e con preoccupazioni urgenti come i cambiamenti geopolitici, il ritorno alla normalità pre-COVID potrebbe richiedere diverso tempo.


In questa intervista, Anne Vandenabeele, economista di Capital Group, illustra il suo punto di vista sulle prospettive del Giappone, sui potenziali benefici della riorganizzazione delle catene di approvvigionamento e sulle opportunità che si aspetta nei prossimi anni.


Quali sono a suo parere le prospettive per il Giappone in un contesto di potenziale rallentamento dell'economia globale?


Data la sua dipendenza dalle esportazioni, per il Giappone potrebbe essere difficile scongiurare una recessione in presenza di un rallentamento globale importante. Nel loro insieme, la debolezza economica della Cina, la persistente inflazione globale e i rialzi dei tassi di interesse negli Stati Uniti e in Europa potrebbero far rallentare l'attività reale (attività non finanziaria) del Giappone.


Un fattore positivo importante è stata la riapertura delle frontiere ai viaggiatori stranieri nell'ottobre 2022. Secondo le mie stime, la fine dell'isolamento giapponese potrebbe determinare una crescita del prodotto interno lordo (PIL) reale di 0,5 punti percentuali, che potrebbero diventare 0,8 nel momento in cui visitatori cinesi potranno viaggiare senza quarantena. Al suo apice nel 2019, il settore di viaggi e turismo contribuiva al PIL giapponese nella misura di 359 miliardi di dollari USA; nello stesso anno, in Giappone, i visitatori stranieri hanno raggiunto la cifra record di 31,9 milioni.1


Tuttavia gli elevati costi dell'energia e il rallentamento dell'attività economica potrebbero ostacolare la domanda globale di viaggi. Il previsto rilancio del turismo potrebbe comunque compensare l'impatto del deficit commerciale e fornire un sostegno marginale allo yen.


Sono in atto grandi cambiamenti nelle catene di approvvigionamento globali. Il Giappone può trarre vantaggio da questa tendenza?


Le imprese e i policymaker giapponesi si sono impegnati per migliorare la resilienza delle catene di approvvigionamento e garantirne il sostentamento economico in un contesto di crescente incertezza geopolitica. L'approvazione dell'Economic Security Promotion Act ha consentito al governo di esercitare una maggiore supervisione sulle società che si affidano a fornitori esteri per fattori produttivi e servizi critici. Ritengo che questa potrebbe essere una pietra miliare che darà il via a una significativa ristrutturazione delle catene di approvvigionamento negli anni a venire.


Il Giappone sarà probabilmente un beneficiario del cosiddetto friend-shoring (cioè lo spostamento della produzione verso Paesi "amici"), soprattutto per i processi automatizzati e a ridotta intensità di manodopera, come la manifattura di precisione. La posizione di leadership del Paese nella tecnologia dell'automazione potrebbe registrare un rafforzamento in caso di incremento nel tempo della fornitura di queste tecnologie agli Stati Uniti, all'Europa e agli altri alleati del Quad2.


Le pressioni sulla catena di approvvigionamento globale hanno subito un allentamento, ma restano superiori ai livelli medi storici

Global Supply Chain Pressure Index

ABV Japan outlook chart

Federal Reserve Bank of New York, Global Supply Chain Pressure Index, https://www.newyorkfed.org/research/gscpi.html. Basato sulle deviazioni standard dal valore medio (dati dal 31 gennaio 1998 al 30 novembre 2022). Fonti: US Bureau of Labor Statistics, Harper Petersen Holding, Baltic Exchange, IHS Markit, Institute for Supply Management, Haver Analytics, Refinitiv, calcoli degli autori dell'indice (Gianluca Benigno, Julian Di Giovanni, Jan Groen e Adam Noble).

1. Fonti: Japan Tourism Agency, Japan External Trade Organization.


2. Il Quad, noto anche come Dialogo Quadrilaterale di Sicurezza (Quadrilateral Security Dialogue), è una rete diplomatica che comprende Australia, India, Giappone e Stati Uniti.


 


Fattori di rischio da considerare prima dell'investimento:

  • il presente materiale non è inteso come consulenza per gli investimenti, né come raccomandazione personale.
  • Il valore degli investimenti e del relativo reddito può aumentare come diminuire e l'investitore potrebbe perdere in parte o per intero l'importo dell'investimento iniziale.
  • I rendimenti passati non sono indicativi di rendimenti futuri.
  • Se la valuta nella quale si investe guadagna terreno sulla valuta nella quale vengono effettuati gli investimenti sottostanti del fondo, il valore dell'investimento diminuisce. La copertura valutaria cerca di limitare tale effetto, ma non vi è alcuna garanzia che la copertura avrà successo.
  • I rischi possono essere associati a investimenti nel reddito fisso, nei mercati emergenti e/o in titoli ad alto rendimento; i mercati emergenti sono volatili e possono essere penalizzati da problemi di liquidità.


Anne Vandenabeele is an economist at Capital Group, covering the US and Japan. She has 21 years of investment industry experience, all with Capital Group. Anne began her career at Capital as a participant in The Associates Program, a two-year series of work assignments in various areas of the organisation. She holds a master’s degree with honours in economics from the University of Edinburgh and a master of philosophy in economics from the University of Oxford. She is also a member of the National Association for Business Economics. Anne is based in Washington, D.C.


Per saperne di più

INSIGHT CORRELATI

I rendimenti passati non sono indicativi di rendimenti futuri. Il valore degli investimenti e del relativo reddito può aumentare come diminuire e l'investitore potrebbe perdere in parte o per intero l'importo dell'investimento iniziale. Le presenti informazioni non intendono fornire consulenza fiscale, per gli investimenti o di altra natura, né essere una sollecitazione all'acquisto o alla vendita di titoli.

Le dichiarazioni espresse da un singolo individuo rappresentano l'opinione di tale persona alla data di pubblicazione e non coincidono necessariamente con le opinioni di Capital Group o delle sue affiliate. Salvo diversamente indicato, tutte le informazioni si intendono alla data riportata. Alcune informazioni potrebbero provenire da terze parti e, di conseguenza, l'affidabilità di tali informazioni non è garantita.

Capital Group gestisce le azioni mediante tre gruppi d'investimento. Questi gruppi effettuano investimenti e assumono decisioni di voto per delega in modo indipendente. I professionisti dell'investimento obbligazionario forniscono servizi di ricerca e gestione degli investimenti a reddito fisso a livello dell'intera organizzazione Capital; tuttavia, per i titoli con caratteristiche di tipo azionario, essi operano unicamente per conto di uno dei tre gruppi d'investimento azionario.