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I titoli globali hanno ripreso quota quando gli investitori hanno accolto con favore i segnali che l'inflazione potrebbe aver raggiunto il picco nei mercati chiave di tutto il mondo. Gli aumenti dei prezzi al consumo, sebbene ancora elevati su base storica, hanno rallentato il ritmo negli Stati Uniti, in Europa e in molte altre economie, alimentando la speculazione secondo cui le banche centrali potrebbero non aumentare i tassi di interesse così velocemente o tanto quanto si pensava in precedenza.

Quasi tutti i settori nell'indice MSCI All Country World si sono mossi al rialzo. I titoli energetici, industriali e dei materiali hanno messo a segno solidi guadagni, sulla scia delle speranze che la crescita economica globale possa essere migliore del previsto il prossimo anno. Tuttavia, a riprova di una certa debolezza fra i beni di consumo, quelli voluttuari hanno perso circa l'1%.

I mercati obbligazionari hanno messo a segno una ripresa con la Federal Reserve statunitense (Fed) e la Banca Centrale Europea (BCE) che hanno ridotto l’entità degli aumenti dei tassi d'interesse. I funzionari di entrambe le banche hanno confermato un approccio aggressivo. Tuttavia, dopo uno degli anni peggiori della storia per gli investitori nel reddito fisso, dati sull'inflazione più bassi e rendimenti più elevati hanno concorso a generare risultati migliori in quasi tutti i segmenti del mercato obbligazionario.