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Insight sugli investimenti di Capital Group

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Azioni statunitensi
3 opinioni sul futuro dell'investimento orientato alla crescita
Martin Romo
Gestore di portafoglio azionario
Cheryl Frank
Gestore di portafoglio azionario
Carl Kawaja
Gestore di portafoglio azionario

I titoli growth hanno subito un duro colpo nel 2022: su questo non c'è dubbio. Ora la domanda cruciale per gli investitori orientati alla crescita è: cosa riserverà il futuro?


"Lo scorso anno gli investitori si sono resi conto che tassi d'interesse ai minimi storici hanno prodotto molti eccessi, non da ultimo l'impennata delle azioni senza utili a sostenerle", afferma Carl Kawaja, gestore di portafoglio azionario. "Detto questo, la strategia fondamentale di acquisto di società il cui rendimento dipende da una forte crescita nel tempo ha ancora senso per gli investitori a lungo termine. Oggi bisogna solo essere più selettivi".


In effetti, molte rinomate società in crescita sono state rivalutate per compensare un costo del capitale più elevato. In prospettiva futura, secondo Kawaja, la comprovata crescita degli utili sarà verosimilmente un catalizzatore chiave dei rendimenti. La buona notizia è che per trovare società con un valido potenziale di crescita non bisognerà cercare solo fra i titoli tecnologici e dei beni di consumo, ma si potrà attingere a uno spettro più ampio di settori e regioni.


I mercati stanno passando da una leadership ristretta a una più ampia

Fonti: Capital Group, Refinitiv Datastream, Standard & Poor's. Al 31/12/2022. Indicizzato su base 100 al 01/01/2005.

"Stiamo passando da quello che finora è stato un mondo pressoché binario – investire in un settore evitando gli altri o investire negli USA evitando gli altri paesi – a un contesto più bilanciato, con un senso di opportunità più ampio", spiega Martin Romo, gestore di portafoglio azionario.


In questo articolo, tre degli investitori orientati alla crescita di Capital Group – ossia Romo, Kawaja e Cheryl Frank – condividono le loro opinioni sull'evoluzione dell'investimento growth, sugli ambiti più promettenti e su come prepararsi al meglio al prossimo "mercato rialzista".


1.  L'intelligenza artificiale ha ormai raggiunto un punto di inflessione - Martin Romo, gestore di portafoglio, 31 anni di esperienza nel campo degli investimenti


I titoli tecnologici e dei beni di consumo sono stati puniti, e spesso per una valida ragione. In alcuni casi però credo che il mercato stia "buttando tutto alle ortiche". Quasi tutti dicono che il mondo è cambiato e che le convinzioni maturate negli ultimi 10 anni non sono più valide per il futuro: secondo me si sbagliano. A volte capita che il mercato trascuri la persistente solidità di alcune società ben posizionate.


Inoltre, il ritmo dell'innovazione a livello globale è accelerato. Di recente io e diversi colleghi abbiamo trascorso alcune settimane nella Silicon Valley per incontrare aziende pubbliche e società di venture capital, e sono tornato con la convinzione che siamo a un punto di inflessione per quanto riguarda l'intelligenza artificiale (IA). Gli usi innovativi dell'IA si stanno diffondendo ovunque.


La velocità di adozione delle nuove tecnologie sta accelerando

Fonte: Statista. Al 31/12/2022. Per Kickstarter si fa riferimento al numero di sostenitori ("backer"). Per Airbnb si fa riferimento al numero di notti prenotate. Per Foursquare e Instagram si fa riferimento al numero di download.

Aziende come Microsoft utilizzano la tecnologia IA per differenziare le proprie offerte e assicurare ai clienti una maggiore produttività. Microsoft ha già rilasciato una versione di prova limitata del suo motore di ricerca Bing che sfrutta ChatGPT, un chatbot sviluppato in collaborazione con OpenAI. Inoltre, ha annunciato di voler includere questa tecnologia nella sua diffusissima suite di software Office, nella piattaforma Teams e nel servizio di code development GitHub.


L'adozione su larga scala dell'IA richiederà un'enorme potenza di calcolo, che favorirà i servizi cloud e l'industria dei semiconduttori. Nvidia, che sviluppa semiconduttori e hardware di calcolo, sfrutta già l'IA per migliorare la velocità di sviluppo dei propri prodotti e ha recentemente annunciato una partnership per la distribuzione di questa tecnologia insieme a Microsoft. Il produttore di semiconduttori Broadcom – che ha supportato Google nello sviluppo di chip IA nel 2016 – ha successivamente introdotto chip più avanzati.


Il punto è che lo sviluppo di questa tecnologia è appena iniziato. Sembra di essere agli albori della telefonia mobile e del cloud, quando dinnanzi a noi si apriva un'era di crescita iper-accelerata. In questo momento c'è molto clamore intorno all'IA e ci si interroga sull'accuratezza dei chatbot. Malgrado il contesto difficile, rimango entusiasta delle opportunità d'investimento a lungo termine che si profilano all'orizzonte.


2.  Le realtà "pick and shovel" favoriscono la crescita in tutti i settori - Cheryl Frank, gestore di portafoglio, 24 anni di esperienza nel campo degli investimenti


Una lezione che ho imparato nella mia carriera è che bisogna monitorare attentamente le ondate di liquidità e i periodi di magra. Quando i capitali affluiscono in un settore, gli investimenti tendono ad aumentare, creando a loro volta nuove opportunità per i fornitori di quel settore. Sono le società che io chiamo "pick-and-shovel", letteralmente "pala e piccone", cioè quelle che forniscono i materiali di cui fa uso l'intero settore piuttosto che il prodotto finale vero e proprio. Capita che gli investitori trascurino queste aziende, che tuttavia vantano spesso flussi di cassa più stabili e profili di rischio migliori rispetto alle società che servono.


Basti pensare a quanto denaro è confluito nelle attività di ricerca e sviluppo (R&S) nel settore sanitario. Questo fenomeno in atto ormai da alcuni anni ha registrato un'impennata durante la pandemia. Le compagnie farmaceutiche che hanno sviluppato con successo vaccini contro il COVID e trattamenti antivirali, come Pfizer e Moderna, hanno accumulato liquidità. Gran parte di questo capitale verrà destinato a ulteriori attività di R&S.


Realtà "pick-and-shovel" come Danaher e Thermo Fisher Scientific, che forniscono ai produttori di farmaci apparecchiature di analisi, reagenti e prodotti diagnostici, potrebbero vedere lievitare la domanda dei loro servizi con l'incremento della spesa in R&S.


Per contro, nel settore dell'energia abbiamo assistito a una pluriennale "siccità di capitali" quando i prezzi dell'energia sono scivolati a livelli prossimi allo zero. Poi, non appena le forniture hanno cominciato a scarseggiare e i prezzi sono aumentati, i capitali sono tornati ad affluire. Il flusso di cassa da record negli ultimi 12 mesi ha lasciato i produttori petroliferi con alcuni dei bilanci più solidi della storia.


Anche se l'energia non è di per sé un settore "growth", ritengo che al suo interno vi siano delle opportunità di crescita. Quando le società energetiche realizzano profitti, in genere espandono le attività di esplorazione e produzione, che richiedono più macchinari e servizi. Questa potrebbe quindi essere una fonte di crescita per le aziende che forniscono tecnologia, prodotti e servizi al settore.


I settori tecnologico e dei beni di consumo non sono le uniche fonti di potenziale crescita

Fonti: Capital Group, MSCI, Refinitiv Datastream. Nel 2018, il settore delle telecomunicazioni è stato ampliato e riclassificato dal Global Industry Classification Standard (GICS) come "servizi di comunicazione". A seguito della riclassificazione, Facebook, Netflix e Alphabet sono stati inseriti nel segmento dei servizi di comunicazione. Prima del 2018, Facebook e Alphabet erano classificati come componenti del settore IT, mentre Netflix era classificata nel settore dei beni voluttuari. I valori fino al 2023 sono aggiornati al 31 gennaio 2023.

3.  I campioni globali si rafforzano con l'indebolimento del dollaro - Carl Kawaja, gestore di portafoglio, 36 anni di esperienza nel campo degli investimenti


Lo scorso anno, per la prima volta in quasi un decennio, le azioni statunitensi hanno sottoperformato le controparti delle altre principali regioni al mondo. A mio avviso, ci sono buone probabilità che questa tendenza possa continuare, semplicemente perché il ciclo di rialzo delle azioni statunitensi e del dollaro US sta durando da molto tempo.


Per le società al di fuori degli Stati Uniti, la forza del dollaro tende ad essere un vento contrario. A un certo punto, però, credo che la Federal Reserve dovrà tagliare i tassi. E quando lo farà, il dollaro potrebbe tornare a indebolirsi. Sono quindi ottimista sulle prospettive d'investimento globale.


A prescindere dal buon andamento delle economie europee e asiatiche, in quelle regioni ci saranno grandi aziende con solide prospettive di business.


Oggi penso che alcune realtà al di fuori degli Stati Uniti si siano rese conto dell'opportunità che offrono a livello globale. Sono tornate a concentrarsi sulla generazione di valore per gli azionisti in un periodo molto più vantaggioso per la loro valuta. In altre parole, come nel basket, il mondo sta recuperando punti e le superstar non si trovano necessariamente solo negli USA, ma anche in altri paesi.


Un esempio su tutti è ASML, leader mondiale nella fornitura di apparecchiature di produzione per i semiconduttori più avanzati. La sede aziendale è nei Paesi Bassi. ASML ha sviluppato una tecnologia esclusiva per la realizzazione di chip avanzati. Con l'espansione della sua quota di mercato, ha investito in modo aggressivo nell'ulteriore sviluppo del suo vantaggio tecnologico. Al momento, molti titoli legati ai chip stanno accusando delle perdite e il settore fatica a gestire l'eccesso di offerta. In un'ottica pluriennale, però, ritengo che il settore sia ben posizionato per una forte ripresa ciclica.


Un altro esempio è rappresentato dalla ricerca farmacologica. Stiamo vivendo un'epoca d'oro per l'innovazione nel settore sanitario. Molte delle recenti innovazioni nei trattamenti per il cancro e negli agenti patogeni, come il virus del COVID, sono ascrivibili a società statunitensi. Ma c'è anche una compagnia farmaceutica danese, Novo Nordisk, che ha sviluppato terapie per il trattamento del diabete e dell'obesità. Anche in questo caso, l'interesse per l'azienda non ha tanto a che fare con la possibilità che i mercati europei superino quelli statunitensi, quanto piuttosto con la diffusione del diabete e dell'obesità a livello mondiale e il potenziale di migliorare la vita dei pazienti.


Perché nei periodi di volatilità dei mercati, l'esperienza conta.


Tutti e tre questi investitori esperti ritengono che la chiave per navigare in mercati volatili sia una combinazione di pazienza, esperienza e prospettiva a lungo termine. "Oggi ci sono molti dubbi sull'andamento dell'inflazione, sulle prossime mosse della Fed e sulla recessione", afferma Romo, "ma se guardiamo al futuro e ci concentriamo su temi d'investimento sostenibili che dureranno anche nei prossimi anni, intravedo molte opportunità all'orizzonte".


"L'investimento growth è rallentato, ma non è certo finito. Cercare di investire in società con prospettive di forte crescita nel lungo termine è importante oggi come non mai". Queste società infatti non solo tendono a sopravvivere alle flessioni del mercato, ma riescono anche a rafforzarsi.


Un'idea sposata anche dall'ex Presidente di Capital Group, Jim Rothenberg.


Alla domanda su quali fossero le sue previsioni per il mercato, Rothenberg ha risposto: "Non sono un meteorologo, aiuto gli investitori a costruire e gestire le proprie finanze."



Martin Romo è un gestore di portafoglio azionario con 31 anni di esperienza nel campo degli investimenti (al 31/12/2022). È presidente della Capital Research Company e fa parte del Capital Group Management Committee. Ha conseguito una laurea presso l'Università della California, Berkeley, e un MBA a Stanford.

Cheryl Frank è un gestore di portafoglio azionario con 26 anni di esperienza nel campo degli investimenti (al 31/12/2023). Ha conseguito un MBA a Stanford e un diploma di laurea ad Harvard.

Carl Kawaja è gestore di portafogli azionari con 36 anni di esperienza nel campo degli investimenti (al 31/12/2023). È presidente di Capital Research and Management Company. Ha conseguito un MBA alla Columbia e una laurea alla Brown University.


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